Caso n. 5 - Sopravvenienze attive, dopo approvazione PA
... Ora che abbiamo approvato il PA 2020, sono pervenute diverse comunicazioni che preannunciano l'accreditamento di nuovi importi. Alcuni di questi erano stati già previsti ed era stato inserito il relativo accertamento, ma altri sono del tutto nuovi e richiedono, quindi, la modifica del PA 2019, l' accertamento ed il successivo incasso con reversale. Anche i finanziamenti già previsti ed accertati comportano l'emissione della reversale. In conclusione cambierà l'Avanzo di amministrazione presunto, alcuni Residui attivi non esisteranno perchè saranno stati già incassati (la banca PRETENDE che si emettano le reversali per tutti gli importi pervenuti entro il 31/12/2019) e potrebbero anche crearsi dei nuovi Residui attivi, (nel caso che non si verifichi l'effettivo accreditamento entro la fine dell'esercizio) che non esisteranno nelle scritture contabili del PA 2020. Già era una cosa complicat primaa, ma così è diventato proprio assurda la gestione del PA …
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Il nuovo regolamento di contabilità, DI 129/2018, ha reso effettivamente obbligatoria l'approvazione del PA entro la fine dell'esercizio precedente a quello di riferimento; questo comporta che il PA deve essere predisposto con un anticipo notevole rispetto alla scadenza dell'esercizio (di norma 30 Novembre) con un Avanzo di amministrazione solo presunto, che necessariamente dovrà essere modificato all'inizio dell'esercizio di riferimento.
La tua osservazione è corretta:le cd. sopravvenienze attive comunicate o accertate ed eventualmente incassate nel periodo successivo all'approvazione del PA 2020,aumenteranno l'Avanzo, ma vivranno in una sorta di limbo fino a quando sarà stato trasformato l'Avanzo presunto in Avanzo Effettivo. E' vero che gli Accertamenti iscritti in bilancio dopo la compilazione ed approvazione del PA, si trasformerann,o al termine dell'esercizio, in Residui Attivi, ma di questi non ci sarà traccia nel PA 2020 ! Quindi, sembra opportuno consigliare (nel caso di finanziamenti comunicati ma non erogati) di evitare questa situazione, rimandando modifica del PA, accertamento e incasso all'esercizio successivo: invece, se si devono effettuare incassi ulteriori, si potrà operare in questo senso, avendo cura di considerare che l'Avanzo sarà aumentato del'importo corrispondente ai finanziamenti incassati. Naturalmente la disponibilità di risorse maggiori è un caso meno problematico di quello che si presenta nell'ipotesi opposta, ma è comunque necessario tenere traccia delle operazioni effettuate per allineare al più presto possibile le scritture contabili del PA 2020.
E' opportuno, sempre, considerare che il Mod. C (Avanzo di amministrazione presunto), che è l'unico modello del Programma Annuale che prevede la firma congiunta di DS e DSGA, contiene un'apposita sezione C, dove è possibile inserire gli ulteriori impegni/pagamenti e accertamenti/incassi che si prevedono di effettuare entro la fine dell'esercizio; questo è il modo corretto previsto (da sempre) dal regolamento di contabilità per affrontare questa categoria di problematiche. Naturalmente, se non si è prevista in nessun modo l'acquisizione registrazione di nuove entrate, si potrà certamente effettuare gli incassi delle cifre erogate giacenti presso l'istituto cassiere, ma sarà da evitare la modifica per nuove entrate comunicate ma non erogate entro la fine dell'esercizio con la creazione di accertamenti con la conseguente paradossale situazione di avere Residui attivi, che non compaiono nella contabilità sin dall'inizio dell'Esercizio finanziario.
E' appena il caso, infine, di ricordare che lo stesso discorso vale per Pagamenti e Impegni. (Vedi Case Study n. 4)
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